Gazzettino di sabato 14 giugno 2014
CONTRAPPUNTI
I musicisti della scuola diocesana
con i Maestri della Scala di Milano
di Marco Maria Tosolini
“Nuovi percorsi di espressione creativa” è il titolo di un concerto molto particolare che ha avuto luogo un po’ di tempo fa in un auditorium – lo “Zanon” di Udine – affollato e festoso. Organizzato dalla Scuola di Musica Diocesana di Mortegliano in collaborazione con il Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine, laddove il coro era quello di Musicainrete e del laboratorio di musica corale di Castions di Strada. Questi dati potrbbero far pensare ad un ameno evento didattico di fine anno se non fosse che l’attività del coro interagiva con il lavoro maturato nel corso di una masterclass di percussioni dove i docenti e interpreti del concerto finale erano i percussionisti del Teatro “Alla Scala” di Milano. Che cosa è nato da una così imprevedibile sinergia fra didattica di base e alto professionismo? Un esperimento quanto mai insolito complice l’allestimento di pezzi per percussioni firmati dallo studente Alessio Domini e dal suo Maestro Renato Miani – un suggestivo, raffinato e polimorfo brano anche con “respiri vocali” su frammenti di Rilke – con come “ouverture” un rovente e travolgente “Sanno Daiko” di Loris Lenti che ha “presentato” i cinque Maestri della Scala: Gianni Arfacchia, Giuseppe Cacciola, Antonello Cancelli, Elio Marchesini, Francesco Muraca. Nella seconda parte il vasto coro di bambini e ragazzi ha interagito con il gruppo che ha accolto studenti dei Conservatori di Udine e Trieste coordinati da Roberto Barbieri e Giorgio Ziraldo. Lo ha fatto con ricreazioni musicali di pezzi storici del pop – rock progressive (e folklore ebraico) di Valter Sivilotti che non finisce mai di stupire per eleganza e originalità delle idee.
Così il magistero di eccezzionali maestri ha permesso un’esperienza senza precedenti a decine di giovani. Il progetto, attuato con la Regione perchè vincitore due anni fa del bando regionale per le politiche giovanilo, è stato guidato da Giuseppe Tirelli per la scuola di Morteglianoe da Elio Marchesini dei percussionisti.